Quando realizzo un’opera impegnativa e faticosa sento spesso la sensazione di non finirla mai. Sto lì a comporla, pezzo dopo pezzo e le mie mani sono guidate da quella testa pignola che non ho il coraggio di ingannare. Tutto deve essere fatto così come ho immaginato o disegnato. Poi arrivano i miraggi, che sono terribili, poiché in quell’attimo in cui ne ho uno, penso che finalmente l’opera sia completa.. ma basta un battito di ciglia e ritorno a vederla come prima: incompleta.

Poi, giorno dopo giorno, le forme prendono il volume desiderato, la vernice comincia ad abbracciare il ferro ed i particolari vengono perfezionati. A quel punto poso gli attrezzi, guardo l’opera ultimata e sorrido, tirando un sospiro di sollievo. Quello è il momento in cui saprei dirvi cos’é la felicità.

Davide Pisapia, in arte Alter Ego, è un artista italiano nato a Napoli il 23 Giugno 1988 dove vive e realizza le sue opere.

Il suo linguaggio scultoreo è caratterizzato dalla trasparenza delle forme che lasciano attraversare la luce, dagli specchi per rivedere se stessi e dai colori vivaci per stimolare la mente.

La voglia di dare libero sfogo al richiamo incondizionato ed inarrestabile del creare forme, lo porta a realizzare opere il cui intento è quello di condurre al disvelamento del proprio e dell’altrui alter ego, a cui si ispira lo pseudonimo dell’artista.

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La luce accecante della saldatura e le sue scintille in grado di infilarsi nei vestiti, le scottature delle mani per i guanti bucati dall’usura, la vernice che protegge l’anima del lavoro ed il rumore stridente delle levigatrici che invece ne eliminano le sue imperfezioni, la stufetta elettrica che riscalda le gambe gelate dal freddo pungente oppure il caldo torrido che complica anche le azioni più semplici, la malinconia di un giorno di pioggia ed i silenzi che la musica tentava di coprire, l’incoraggiamento dei raggi riflessi sui banconi in ferro ed il sussulto dei martelli che ci battono sopra. Tanti, troppi, sarebbero i dettagli da descrivere nel mio laboratorio tra scelte, errori, creazioni, preoccupazioni e gioie, ma dopo tutto, è qui che ogni scultura prende anima e tutto inizia sempre da un foglio di carta stropicciato.

Esiste un luogo in cui le cose che amiamo e quelle che siamo bravi a fare si ritrovano insieme. Questo luogo dell’anima si chiama l’Elemento. L’Elemento è il punto d’incontro fra le attitudini naturali e le passioni personali. Quando le persone si trovano nel loro Elemento, sono in connessione con qualcosa di fondamentale per il loro senso di identità, per il loro scopo nella vita e per il loro benessere. Essere nel proprio Elemento rivela loro chi sono veramente e che cosa devono veramente fare della loro vita. – K. Robinson